Come-scegliere-un-buon-whisky-pregiato

Alimentazione, Consigli utili

Come scegliere un buon whisky pregiato?

8 Mar , 2022  

Il mondo del whisky pregiato è veramente vasto e non è così semplice orientarsi tra le molteplici tipologie, al fine di scegliere quella più adatta al proprio gusto e interesse.

Serve una guida o semplicemente un chiarimento per far breccia tra distillati invecchiati in determinati anni o di diversa origine, come quelli provenienti dal Giappone o dall’Olanda ad esempio, oppure selezionarli tra i single malt e i blended, se vuoi saperne di più consulta il sito web drinkabout.it.

Qui di seguito verranno illustrate alcune delle caratteristiche da tenere in considerazione quando si sceglie un buon whisky come la zona di origine, la distinzione tra single malt e i blended e il loro significato, i vari invecchiamenti e la relativa produzione.

Luogo di origine del whisky pregiato per intenditori

I veri intenditori di whisky apprezzano quelli che provengono principalmente dalla Scozia, ma questi distillati provengono da diversi paesi: il Giappone, Irlanda, Italia, America e Canada.

La Scozia si distingue dagli altri paesi per qualità del whisky pregiato grazie alla sua aria pulita e il suo clima che rendono il distillato maggiormente buono. All’interno del paese ci sono molteplici regioni che realizzano whisky con caratteristiche diverse tra loro grazie alla composizione della zona e al suo clima. Ogni regione infatti riesce a regalare ad ogni distillato uno segno distintivo inimitabile.

Nella parte settentrionale del paese, ad esempio, i distillati hanno una nota più dolce e delicata, in cui si possono trovare le famose distillerie Oban e Dalwhinnie.

Nella parte tra Glasgow e Edimburgo si possono trovare whisky non torbati, generalmente dal gusto più dolce. Le distillerie più famose in quella zona sono Glenkinchie e The Cally.
Sull’isola di Talisker soffia continuamente un vento prevalentemente umido che regala ai distillati una nota di torba e salmastra.

I whisky con il gusto più estremo di tutta la Scozia sono prodotti senza alcun dubbio nelle distilleria presenti sull’isola di Islay, a causa del clima molto estremo appunto, che riesce a donare un gusto torbato, marino e soprattutto molto deciso. Le distillerie più note del posto sono Caol Ila e Lagavulin.

Nella zona speyside della Scozia ci sono le distillerie Cambus, Mannochmore, Glen Elgin, Cragganmore e Linkwood, che producono una grossa quantità di whisky grazie alla presenza di numerosi corsi d’acqua e il clima mite che rende il distillato elegante e complesso, caratteristiche uniche del posto.

Single mail o blended?

Una distinzione essenziale che bisogna fare tra i distillati è quella tra Single mail e blended. Il primo è prodotto solamente con puro malto d’orzo ed è stato fatto invecchiare in una distilleria sola.

Il secondo invece è ottenuto mischiando diversi distillati single malt caratterizzati da invecchiamenti differenti, zone di provenienza diverse e caratteristiche diverse tra loro.

Whisky e invecchiamenti

L’invecchiamento di un whisky pregiato è generalmente importante su un single malt su cui vengono indicati gli anni.

Generalmente in Scozia l’invecchiamento minimo per legge è pari a 3 anni, ma comunque un whisky per essere considerato complesso a livello di aromaticità necessità di molti più anni di riposo all’interno del legno. C’è da dire che un distillato di ottima qualità non è sinonimo di un invecchiamento più lungo.

Produzione del whisky: come avviene?

Una bevanda alcolica come il whisky pregiato è prodotta con la distillazione di cereali come ad esempio l’orzo o altri, con malto oppure no. La maltazione serve per aumentare il livello di zuccheri fermentabili.

Ciò può avvenire mettendo l’orzo all’interno dell’acqua finché non inizia a germogliare. Dopodiché l’orzo viene essiccato all’interno di forni alimentati a torba, ma in alcuni casi no. Se si usa il fumo di torba il whisky assume un’aroma molto particolare che rende il distillato torbato.

Dopo aver essiccato l’orzo viene macinato e inserito subito dopo nell’acqua calda. In questo modo gli amidi si trasformando in zuccheri.

Al composto, poi, vengono aggiunti lieviti particolari che lavorano per tre giorni circa creando così un composto simile ad una birra con pochi gradi che poi sarà usata per la vera e propria preparazione finale, che riguarda l’inserimento per diverso tempo dei distillati all’interno di botti in legno in cui sono stati fatti invecchiare altri liquori, distillati o vini, che aiuteranno il whisky pregiato ad assumere il suo sapore caratteristico.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *