L’atletica leggera comprende diverse discipline che, come in qualsiasi altro sport necessitano di atleti con particolari requisiti. In questo articolo ci concentriamo sul podismo, ossia ogni tipo di attività a piedi, sia su pista che su strada.
L’atleta che lo pratica è il podista, che è tenuto a seguire un regime alimentare ben preciso per poter sviluppare doti di resistenza fisica maggiori rispetto ad altri individui, ma anche per ottimizzare le performance in gara. Analizzeremo dunque nei prossimi paragrafi in cosa consiste la cosiddetta dieta del runner.
Chi pratica questa tipologia di sport dovrebbe seguire alla lettere la dieta mediterranea, che prevede l’assunzione del 65% di carboidrati, il 25% di grassi e il 10% di proteine. Come noterai, l’alimentazione del podista non è affatto proibitiva né costituisce un regime troppo ferreo, invece comprende molti alimenti che devono essere assunti in maniera corretta.
Iniziare a correre è un momento molto importante della propria vita perché praticare attività fisica è importantissimo e sicuramente si traggono molti benefici dagli sport in pista o su strada. Allo stesso modo, si bruciano velocemente molte energie e calorie perché il corpo è sottoposto costantemente a un grande sforzo fisico e quindi ha bisogno dei nutrienti necessari.
Se il tuo sogno è cimentarti ad esempio nella bellissima e affascinante maratona di Roma o la meravigliosa ed emozionante maratona di New York, devi partire prima di tutto da una buona, corretta e sana alimentazione.
La dieta del corridore coniuga gusto e benessere curando ogni aspetto nutrizionale utile a svolgere queste attività fisiche.
Come già specificato, la dieta del runner si basa molto sulla dieta mediterranea, questo perché la suddivisione degli elementi che devono essere assunti è perfetta per chi corre, tuttavia in base allo specifico sport è possibile apportare delle modifiche al regime alimentare: ovviamente un podista professionista che si allena un’ora al giorno avrà un piano alimentare diverso rispetto a chi pratica lo sport a livello amatoriale correndo un paio di giorni a settimana o comunque di chi si sta approcciando da poco a questo mondo e non si allena con lo stesso impegno.
Dalle percentuali di cui abbiamo parlato a inizio paragrafo, si evince che l’alimentazione del runner è molto povera di grassi, questo per la riduzione della massa grassa e dell’adipe, in favore invece di un potenziamento di quella muscolare. In secondo luogo, riducendo l’apporto di grassi il podista riscontra benefici al cuore, il quale diminuendo i battiti riduce anche lo sforzo necessario.
Assumere un minor numero di grassi ha anche un aspetto funzionale, infatti seguendo una buona dieta del runner è possibile ridurre sensibilmente gli infortuni che interessano i tendini e la muscolatura, poiché vengono rafforzati.
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