Tutti conosciamo il polpaccio, anche se in realtà anatomicamente non è questo il nome corretto. Trattasi di una sporgenza posta nella zona superiore della parte posteriore della gamba e ha l’importante funzione di sorreggere il peso corporeo, per questo motivo deve essere sempre in ottima forma. Analizziamo oggi una problematica abbastanza diffusa, ossia quella relativa all’indurimento polpaccio.
Partiamo con la struttura di questa zona: il polpaccio è composto dal tricipite surale e soleo, due muscoli che gli conferiscono la caratteristica forma arrotondata lateralmente. Scendendo verso il basso, il tricipite della sura diventa sempre più sottile fino a congiungersi con il tendine di Achille, il quale termina poi con il calcagno.
Se guardiamo il polpaccio a partire dall’esterno, appena sotto l’epidermide troviamo un sottile strato di adipe, in effetti questa zona non è soggetta all’accumulo di grasso, tranne in casi particolari come obesità.
C’è poi il muscolo gastrocnemio, il muscolo soleo, tendini, nervi e vene. Se il grasso non è un problema per il polpaccio, c’è da sottolineare che esso è soggetto invece a problemi relativi alle vene proprio perché il compito di ogni elemento è collaborare per il sostenimento del peso.
Allo stesso modo è molto frequente la contrattura muscolare polpaccio e non è difficile accusare un affaticamento muscolare polpaccio. Le cause possono essere diverse, che sia un’attività sportiva intensa o l’avanzare dell’età, approfondiamo insieme questo argomento.
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